Cretarola: "La mia autoassunzione è una bufala"

TERAMO – “Basta con la bufala di essermi assunto da solo. Sono pronto ad ogni confronto pubblico”. Così Venanzio Cretarola, amministratore unico della società in house Teramo Lavoro, torna a prende posizione sulla questione dei dipendenti precari della Provincia e dopo essere stato chiamato in causa da Rifondazione Comunista che lo accusa di “responsabilità personali”. “Sono lieto – scrive Cretarola in una lettera aperta – che qualcun altro (oltre a me e all’Amministrazione provinciale) inizia a preoccuparsi del futuro dei servizi per l’impiego e dei lavoratori di Teramo Lavoro. Io per primo ho lanciato un appello chiedendo attenzione, oltre che per i nostri lavoratori, soprattutto per i servizi ai cittadini e alle imprese che si rischia di eliminare in silenzio. Purtroppo anche Rifondazione evita di indicare proposte concrete ma si limita ad accusare i dirigenti della società di «pesanti responsabilità personali, alcuni capaci persino di autoassumersi (leggasi Cretarola)» in assenza del seppur minimo riscontro oggettivo e senza verificare le vere cause dell’assurda ed immotivata situazione in cui si trovano la società ed i suoi collaboratori. Già diversi mesi fa, denunciando l’indegna campagna diffamatoria orchestrata nei miei confronti, ho dichiarato pubblicamente di essere pronto ad ogni ‘processo’ pubblico, dopo essere stato in volontario silenzio per 10 mesi. Ancora oggi non so di cosa sarei accusato e nessuno mi ha invitato ad alcun confronto. E’ incredibile come anche Rifondazione (che comunque ringrazio per l’attenzione mostrata verso i nostri lavoratori) continui a perpetuare la fandonia del cosiddetto “uomo che si assunse da solo” senza preoccuparsi di svolgere alcuna verifica e nonostante avessi già chiarito la mia posizione a dicembre in una lettera inviata a tutti i consiglieri provinciali ed a tutti i nostri lavoratori, oltre che alla stampa”.Cretarola conclude dicendo: “Vuole Rifondazione Comunista incontrarci (anche alla presenza di tutti i lavoratori della società) per capire come stanno veramente le cose? Resto in attesa, sapete dove trovarmi”.